sabato 17 novembre 2007

Le coppie scoppiano

O forse: tutto scoppia. Sei scoppiata tu, che pensi contemporaneamente a contatti aziendali per il tuo lavoro, e a contatti aziendali per cambiar lavoro. A uscire con i tuoi amici, che diventano tuoi colleghi, e colleghi che diventano amici.

E’ scoppiata con l’Ing, che disprezzi sempre più – e lui disprezza te allo stesso modo.

Sei piena di pensieri, e tensioni, e cambiamenti. Vuoi liberarti, in parte lo stai facendo… ma…

Il 9 dicembre lui sarà fuori di qui, lo hai già detto?

Aspetti Vale, è a Lecco da una sua amica con prole, tornerà stasera. Tu farai forse le tue faccende da sabato pomeriggio e poi in preparazione per la serata. Cerchi di non impigrirti, e riuscire a scendere per comprare calze e biscotti. Forse stasera vedrai anche la Franci e un tuo 'lontano' collega che dev'essere simpatico. Cucina i pizzoccheri, ha idee ambientaliste, beve, ha vissuto un anno a Londra e ha gli occhi che sembra abbiano il kajal nero all'interno.

Ti chiedi forsennatamente: perché l’uomo, che ha paura di esser solo, poi in realtà si dimostra fatto per esser solo? Perché nessun rapporto dura per sempre? Perché da soli siamo mancanti eppure completi? Perché uno è poco e due è troppo?

domenica 11 novembre 2007

Serata in libertà

Ieri sera con l'Ingegnere c'è stato un nuovo sfacelo, in cui è stata coinvolta anche Vale, e ti è dispiaciuto molto. Lui definisce le cose come vuole, alterna la meschinità alle lacrime.

Però vi siete rifatte alla grande. Siete andate alla Sma di Corso Buenos Aires e avete fatto una spesa da ragazze in Erasmus: formaggio, vino, succo di frutta, insalata... Avete mangiato formaggio con miele, e bevuto una bottiglia di Nero d'Avola. Vale ti ha raccontato del suo aborto, del mattatoio che si è trovata a vivere. Poi vi siete fatte carine, ma in modo semplice: tu hai legato i capelli (il tuo taglio è carino con la coda!) e messo gli orecchini galiziani. Siete andate al GoGanga, suggerito dalla Franci. Avete ballato un po': Subsonica, Planet Funk, Madonna. Le luci erano belle, la musica buona, i drink ben fatti! Siete tornate in taxi, hai litigato un po' con Vale... per le tensioni della giornata, perché non ti sei sentita difesa, appoggiata. E' un periodo pieno di stress: hai le braccia e le gambe molli, ti trema e ti brucia tutto, dentro... La bella notizia è che l'Ingegnere ha trovato casa: va via il 9 dicembre. Ci sono state troppe tristezze attorno a questa cosa, non ce la fai più: addii, sperazioni, fallimenti, soldi, patti, compromessi, ambiguità. Lacrime.

Per rialzarsi, per...

sabato 10 novembre 2007

"Life is more intricate than it seems"

Sei completamente triste e afasica. Vorresti addormentare i tuoi sensi, e risvegliarti quando tutto è finito.
Ieri l'Ingegnere ti ha chiamata puttana, perché tu ti sei chiusa in bagno per rispondere a una chiamata, e lui ha pensato che fosse il tuo nuovo amante. E invece era solo il tuo ex. Ti sopravvaluta.

Ieri sera è stato il delirio. Gli hai detto che se il tuo spingere per la separazione vuol leggerlo come un cacciarlo di casa è libero di farlo. Tu gli fai schifo, ha detto.

Tu non aggiungi niente, non parli. Aspetti lo sfascio, sulla sponda del fiume il cadavere del tuo nemico. Di tutta questa situazione ti fanno rabbia diverse cose, ma più di tutte la sua piccolezza: tu hai il coraggio dei tuoi limiti, e li senti tuoi come i tuoi pregi. Lui cerca di esternalizzare tutte sue colpe, le sue mancanze, i suoi errori. Tutto questo è nato da una sua decisione, che tu hai deciso di portare a termine per lui. Quando hai smesso di disperarti, ha cominciato lui. E ti senti adolescente: ricordi la tua storia con Mimì? La sua forza era la trincea del suo silenzio, la dittatura del suo vittimismo aggressivo. Come hai potuto ricacciarti in questa situazione, rimetterti difronte a qualcuno che lascia senza parole, tanta è l'ingiustizia?

Sei sola in casa, adesso: Vale è uscita a far commissioni, e l'Ingegnere a vedere appartamenti che non vanno bene a priori. Ti senti innegabilmente superiore a tutti e due. Li odi, perché siete topi in gabbia. Sei ancora forte del week-end nel meriland, dell'amore dei tuoi genitori, che non riesci a ricambiare, tanta è la tristezza, la rabbia, la pressione e depressione che devi sopportare. Vuoi esplodere, vuoi piangere. Basta. Ti tira su anche il pensiero di G., che ieri ti ha chiamato appunto, dicendo che non voleva imbarazzarti, dato che eri a casa con lui: ma ti ha detto che tornava dal parchetto di Monterotondo con 10 euro di fumo, per alterarsi un po' e dormire. Stamattina avrebbe dipinto la sua stanza. Te lo sei immaginato trotterellare giù per la discesa che lo porta a casa, un po' contento e un po' triste. Vorresti chiamarlo, ora, e piangere nel telefono. Lui ti capirebbe, ma non potrebbe fare niente.

Su MTV hai visto per la prima volta il video di Ordinary day. Mentre la musica andava, e guardavi il labbiale di Dolores, hai discretizzato un flusso di parole. Tu non sei così brava in Inglese da capire i testi delle canzoni, ma questa frase, a ogni parola, si scolpiva: life is more intricate than it seems.

domenica 4 novembre 2007

Amare Amando Amato

Hai salutato G. Domattina hai l'aereo che ti riporta a Milano. Ti ha detto ti amo. Ma sorridendo, sempre.

L'Ingegnere ti ha scritto un messaggio: "ti ho amata... da morire".

Quanto sei banale nei tuoi drammi. Non hai neanche più voglia di spiegare, spiegarti. Vorresti però che per una volta la tua vita interiore cominciasse a somigliare a una vita interiore, e non a una sequenza di videoclip.

Pienezza

Hai le cuffie che tuo padre usa per Skype: stamattina la tua radio di Last.fm ti regala davvero delle canzoni perfette: carezzevoli e intriganti. Qualche consiglio per chi ama Portishead e Massive Attack: Sia, Hooverphonic, Smoke City, Bent, Nouvelle Vague. Per sentirsi in un lounge bar.

Ieri pomeriggio hai visto Albert per un tè, e ti ha raccontato un po' di sé, si iscriverà a Statistica, continua ad essere l'adorabile secchione che è sempre stato. Ti ha detto che ha ricevuto l'invalidità, e hai pensato al tuo lavoro. A quando avresti cercato qualche categoria protetta, alle storie di queste persone... poi hai preferito abbandonare il pensiero triste. Ti ha lasciata con due tavolette di cioccolato prese a Perugia: su una è scritto I Miss You. E ti sei commossa non poco...

Più tardi sei andata a prendere Kate per un giro di shopping, ché aveva bisogno di rilassarsi dall'inquietudine che l'ultima storia le ha dato. Avete parlato molto, ti ha ringraziato per la tua sincerità, ed è stato davvero un bel pomeriggio. Alla fine hai fatto un acquisto semi-compulsivo. Sei entrata da Max & Co. e hai scelto a catalogo un vestitino di lana rosso lampone, spalle scoperte e necessità di cinturone sui fianchi o in vita. Lo hai messo con le tue solite autoreggenti e gli stivali neri, ma ti sei resa conto che il taglio particolare lo rende poco comodo. Si tira su al primo movimento banale, come infilare il cappotto. Allora hai deciso di indossarlo come maglioncino, lo porterai più sblusato, fermato da una cintura: devi solo comprare un paio di jeans a tubino/sigaretta o - speriamo di no - un paio di leggings.

Comunque Kate ha deciso, per dimenticare il Ragazzino, di aspettare le 2 di notte per avere una sana notte di sesso in auto con il Dottore, il suo flirt dell'anno scorso, quando tu vedevi l'Oste, Mimì e Ale (quasi contemporaneamente!). Non ti è piaciuto che Kate aspettasse, come sempre, che lui vedesse famiglia, amici e soprattutto ragazza cornificata. Ma ora non puoi biasimarla, ha bisogno di contatto, carezze, vicinanze... di qualcuno che la desideri, per dare un senso alla noia e al senso di inutilità che la stanno affliggendo. Tu ti sentivi così l'anno scorso... Stamattina dovrai indagare sullo stato delle cose.
In ogni caso hai visto G. per cena, e dopo due soli bicchieri di vino hai avuto il sonno di ieri, e in più la tua nausea psicosomatica. Inoltre, inaspettatamente, tra i messaggi carini delle tue amiche e una chiamata di tuo zio, è spuntato un sms dell'Ingegnere, in cui ti diceva che l'orgoglio è la debolezza dell'essere umano e ti chiedeva scusa. Non puoi negare di esserti intenerita, ma non sei d'accordo.

Poi hai fatto due volte l'amore con G., e nonostante la nostalgia e i problemi, è stato divertente, come sempre è il sesso con lui. Lo hai preso in giro perché fa sesso in modo troppo veemente, ma era da tempo che non sentivi una pienezza fisica come quella che lui può dare. Poi ti ha raccontato di non essere stato con nessuna, e tu lì a piagnucolare di nuovo. E a giustificare la tua storia dicendo che è ormai si è rotta.

Lo hai scritto a Kate, e lei ti ha detto che le scuse post-trauma dell'Ingegnere sono facili quanto inutili, e che dobbiamo smetterla di stare con persone senza lungimiranza e presentimenti... E' stato bello, o forse ti ci sei aggrappata. In ogni caso, l'Ingegnere non lo ami più, hai paura di vivere nel ricatto di un adolescente che vuole scappare di casa...

Forse quella con G. è l'amicizia più bella della tua vita: tu ieri gli hai regalato 10 €, gli servivano per tornare a Roma: lui è sempre stato molto generoso con te, e gli hai detto che forse sarebbe stato meglio non essere mai stati insieme, perché così l'amicizia sarebbe stata più facile... Ma lui dice di no, e che sono l'unica persona con cui riesce a vivere questo grado di consapevolezza, mista a fatalismo, che lo porta a vivere pienamente. Tu ti chiedi: se lui un giorno avesse una ragazza?


Ma sei fatta così: occhio non vede, cuore non duole.

sabato 3 novembre 2007

Risveglio

Ti sei svegliata a casa dei tuoi anche stamattina, ancora non sei abituata. Quando apri gli occhi al buio credi di avere intorno a te gli spazi e gli oggetti di Milano.

Ieri è successo un po' di tutto. Sei andata a cena con G., nell'osteria dove hai festeggiato la tua laurea, e vi siete raccontati un po'. G. ovviamente non voleva saperne dei tuoi conflitti con l'Ingegnere. Lui è la persona più speciale che tu abbia mai conosciuto. Ora ha una nuova dipendenza, generata dalla separazione da te, da noia, cambiamenti, spleen, sue mancanze che mai lo abbandoneranno, e invece speri di sì, perché gli vuoi tanto bene e provi troppo dolore per il suo dolore.

Poi avete aspettato Kate, con un altra bottiglia di vino che però ti dava un sonno assurdo ad ogni bicchiere. Siete andati a prenderla, era molto carina. Aveva avuto il suo ennesimo litigio con il suo amore molto giovane (altro che l'Ingegnere, che ha 4 mesi meno di te!). La sua relazione è con un ragazzino di 7 anni più piccolo, che ieri sera hai visto in jeans con catene e felpa! In ogni caso si erano separati per l'ennesima volta per le gelosie e ansie di lui, assolutamente giusitificate dall'età e dal confronto amoroso con una persona non alla pari. Kate è molto coraggiosa, l'hai sempre pensato. Il ragazzino ieri sera l'ha quasi picchiata, e ora cerca di salvarsi la faccia gettando su di lei colpe che non ha. Voleva persino il tuo numero, tu non lo conosci affatto, per dirti che Kate è pazza e lui è uno per bene.

Hai fatto un giro e hai incontrato un ex ex di Amélie, che ti ha lusingata, e raccontato del suo anno e mezzo a Milano, e ora è qui, e hai pensato che forse c'è speranza anche per te dopo la gavetta, anche se: ritorneresti mai al natìo borgo selvaggio del Sud? Ora i tuoi amici e i tuoi ambienti ti mancheranno molto, ma che bella l'aria della straniera... sei nata così! Sei un racconto.

Poi hai incontrato una tua storia degli inzi del 2006, durata qualche mese, molto strana ed estremamente passionale. Ti eri lasciata con G., avevi intrapreso un flirt con il proprietario dell'enoteca in cui sei stata l'altra sera (flirt assolutamente fallito) e poi, prima di ricominciare con G., hai avuto una storia con questo Ale (il nome l'hai cercato stamattina sul cellulare!). Ricordi la sua casa universitaria, il sofà, le coperte sotto le quali vi biciavate e toccavate... Lui estremamente delicato, dopo l'irruenza dell'oste... Lui quasi femminile... Ricorderai per sempre una frase: "ti prendo qui", detta con timidezza, con il tono di un giovane del '900. Ti prendo. Ieri sera ha flirtato con te, senza accorgersi di G., ti ha invitata a restare, ieri sera, e tu hai declinato. Allora ha rilanciato su stasera. Ti ha fatto piacere, ha un bel riordo di te nonostante tutto, evidentemente, e ti trova ancora attraente nonostante i capelli a fungo che ieri ti ha fatto la parrucchiera.

Poi la storia con questo Ale è finita, perché aveva poco senso, perché era per sua natura un segmento. E allora hai ripreso con G., con difficoltà... Ti sei laureata e sei partita. Finito.

Oggi sei qui, in questo paesello, con i tuoi amori e amici, con le loro storie sempre diverse ma sempre difficili. Mai requie. Ieri sei stata un po' gelosa di G., quando lo hai visto accanto a una ragazza molto milanese, ma hai capito quanto sei stupida e limitata.

Stasera farai l'amore con G. Te lo ha chiesto espressamente, non puoi rifiutare, vuoi fargli questo regalo, che poi forse vi ucciderà ancora... con la partenza. Ma lo merita, tu gli vuoi troppo bene. Ma i sentimenti, i tuoi, sono finiti. E sei in una condizione troppo difficile.

Lunedì tornerai a Milano, e a casa, in una piccola casa, troverai uno sconosciuto, un estraneo, con cui dividere solo l'incomprensibilità delle separazioni.

venerdì 2 novembre 2007

Il potere delle amiche

Ieri hai passato una serata davvero piacevole. Sei uscita con Kate e Amélie, siete state nella vineria di un tuo vecchio flirt... Ricordi che anche lui ti fece star male, e adesso: niente di niente! Avete preso una bottiglia di Nero d'Avola e poi Daiquiri al Morgana. Ti hanno salutato calorosamente in molti. Tu avevi un vestito di lana bianca, molto in sintonia con come ti senti: morbida, invernale, liscia... neve...

Le tue amiche ti hanno promesso che verrano a trovarti a Milano per il tuo compleanno: tu speri che per quella data l'Ingegnere se ne sia già andato, ma è poco probabile. Tutte queste ansie ti hanno stancata e demoralizzata. Sarà sempre più dura vivere con lui, in questo stato, con Vale in casa e poi le tue amiche.

Quando siete rientrate vi siete scritte dei messaggi molto belli, con le vostre sensazioni. Hai sentito amore vero, ieri.

Ora devi andare in banca, a chiedere l'estratto conto del tuo bancomat dimenticato, e poi a tagliare i capelli, dopo tantissimi mesi. Per essere più leggera...

Stasera sei a cena con G., e vorresti quasi non dover tornare più a Milano, ma lavorare qui, o a pochi passi da qui...

Hai dormito fino all'una... ti eri alzata verso le 8 per un mal di testa fortissimo corredato di nausea: hai vomitato i succhi gastrici e ti sei rimessa a letto. Forse il sonno di stanotte è stato teso, e il tuo stomaco somatizza tutto: ricordi che avevi la sensazione di star dormendo accanto all'Ingengere, e non ti piaceva, avevi paura. Tutto passerà presto. Lo speri.

giovedì 1 novembre 2007

Anniversario (o addio)

Vorresti fornire una cronaca ricca di dettagli, ma tra un po' arriva Kate a prenderti. Sì, sei nel paese dei tuoi genitori, a casa di mamma e papà. Il caminetto acceso e fuori la pioggia appenninica.
Con l'Ingegnere vi siete lasciati molto male ieri sera. Lui era in treno, di ritorno a Roma, e avete litigato al telefono. Non sapresti dire perché. O forse per i soliti motivi: l'equilibrio che senti con lui è troppo precario, minacciato, un non equilibrio. Non c'è vera rilassatezza, ma solo un'assenza ardente che lui prova quando vi separate, qualcosa di simile alla paura. Quando siete realmente insieme... puff... tutto è strano. Quando sei rientrata hai trovato un suo vecchio cellulare acceso (lui non ci crede, dice che lo hai acceso tu, ma è cascato da una mensola insieme a mille scartoffie): e hai letto i vostri vecchi messaggi di Budapest, inframezzati a messaggi di Melinde, e Katie e boh... Glielo hai detto... Stamattina, dunque, nuovo delirio. Ma non ti importa della sua vita precedente.

Sei partita alle 4:30. Sveglia alle 2, diventate le 3. Un bagaglio a mano abbozzato al volo ed esci nella notte. Infili la valigia nel taxi, poi ti accorgi di non avere il bancomat, dimenticato in ufficio. Risali per prelevare 20 € da una vecchia carta, e racimolare i 70 che ti ci volevano per Malpensa. Il tassista era un uomo strano e orribile, aveva acceso il tassametro nonostante la tariffa fissa e tu non avevi un centesimo in più. All'entrata del terminal 2 ha fatto un incidente da solo, finendo su un cordolo e distruggendo il taxi. Bestemmie. Sei uscita al volo dal taxi per non ascoltarlo, e non cominciare in modo troppo tremendo un viaggio già triste...

Al gate hai guardato l'orologio, 1 novembre. Alle 5:30 c'eri quasi solo tu... e hai deciso di scrivere una lettera all'Ingengere, che poi è diventata un sms. 1 novembre. Un anno fa eri in un altro aeroporto. Hai conosciuto lui. Vi siete innamorati o vi siete fatti compagnia. In ogni caso ora non siete insieme, non vi sentirete in questi giorni. Vi rivedrete tristi e nervosi lunedì, quando arriverà anche Vale, che probabilmente diventerà la tua coinquilina. Ti senti vigliacca e vittima insieme.

Stasera avevi bisogno di vedere G., di una cena con lui per ridere...