domenica 16 marzo 2008

La settimana delle verità

Speri che quella che verrà sia la settimana giusta: che il telefono squilli con I belong to you e che sia l'HR Director di quella società che ti interessa tanto, di quel tuo cliente a cui sei piaciuta, che saresti troppo felice di portare via alla tua azienda. Sarebbe il trionfo più bello, quello dell'ingrata, che quasi sputa in faccia a una direttrice bionda e cattiva, falsa, invidiosa, bambina, ingiusta.

Lo speri tanto: ti hanno chiamato diversi competitor della tua società ma non ce la fai più a vendere gente, negoziare, trattare, piangere, svegliarti con ansia e paura, dover raggiungere target di fatturato che sono fattibili solo se i soldi ce li metti di tasca, solo se vendi qualcosa a tua madre.

Hai uno stipendio da fame, soprattutto se paragonato a quello che ti chiedono, al tempo che non hai, alle schifezze che ti dicono e fanno, a quello che - peggio - respiri nell'aria. E stai pensando quasi di diventare una RIV, una ragazza in vendita, di mettere tue foto nude sul web e poter pagare così le bollette, pagare l'affitto che ti strozza, comprare un vestito e delle scarpe per il matrimonio di tua sorella, il biglietto aereo per andarci, il regalo da testimone di nozze, il regalo per la laurea del tuo bello.

Sei sul lastrico. Oggi Vik ti ha chiesto di venire a stare da te, se troverà un nuovo lavoro. E il bello è che te l'ha chiesto anche lui, così bello, timido ma sfacciato, ingenuo, non immagina che la convivenza logorerebbe tutto, che non ti sopporterebbe né desidererebbe più, che tutto esploderebbe in un modo malato. Ma ti dice che aveva paura a chiedertelo, con quel faccino da ragazzino perfetto, e mentre fate l'amore te lo sussurra: voglio venire a stare con te.

E la sventurata rispose.

sabato 8 marzo 2008

Reporting del week-end

La parola reporting ti fa pensare a cose tristi: il giovedì sera il vostro sistema informativo estrae i dati sulle vostre performance e il venerdì vi trovate sulla scivania le copie del dossier del vostro capo, che vi esponde al pubblico ludibrio, cerchiando i punti critici e scrivendo su tutte le copie la percentuale di performance che avete raggiunto durante la settimana. Tu sei sempre tra il 70 e l'80%. Cioè uno schifo, e hai da fatturare ogni mese quella che è la tua retribuzione annua lorda. In tutto questo lavori 12 ore al giorno e te l'ha fatto notare anche il tuo calzolaio, che ti vede uscire alle 8 e mezza AM e rientrare alle 8 e mezza PM.

Ieri sera non avresti dovuto vedere Kinder Boy, perché arrivava suo cugino dalla Spagna, poi la cosa è saltata e ti ha chiamata sperando di vedervi. Dovevi disdire dei piani che avevi realizzato già in funzione dei suoi. Quindi gli hai detto che facevi a pugni con il tuo orgoglio ma che ti andava di vederlo e bon.

In realtà ieri sera ti sei resa conto di essere abbastanza sola: hai fatto un giro di chiamate/sms e ti sei resa conto che c'è qualcosa in te che non ti fa creare dei network, ma delle relazioni uno a uno, e una per volta. Sei come Picasso: c'è il periodo blu, quello rosa e così via... e in un ognuno appare e scompare una persona.

Ieri con Quit avete parlato delle vostre solite speculazioni letterarie, poi avete fatto l'amore e ti sei addormentata: avevi bevuto e fumato molto. Quando ti sei risvegliata, verso le 4, lui non c'era più, c'era un messaggio sul tuo cellulare che all'una e mezza ti diceva buonanotte amore. Ma ti sei sentita inquieta, averlo perso senza essertene accorta ti ha fatto male...

Comunque stasera si va all'Oca Giuliva con Hello Kitty e amica e con la Francia. Le tue amiche stanno facendo un po' le fighe di legno in questo periodo: o sarai tu che sei più insicura per tutta una serie di motivi. Comunque dopo cena dovreste incontrare il tuo bello e suo cugino di Barcellona al Refill. Chissà se gli uomini saranno ammessi nei locali pubblici stasera. Speri di sì, perché l'altro sesso è quasi la tua ragione di vita.

Ora te ne vai a letto, che le lentine scadute ti hanno ucciso gli occhi e la testa. La canzone che stai ascoltando è Santa Maria del Buen Ayre, e tu vieni da una città che si chiama Benevento e vivi in una strada che si chiama Buenos Aires.

La vita la stai sentendo così forte che ti sta facendo male in questi giorni.

domenica 2 marzo 2008

Le sorelle M.

Come casalinga fai schifo, si sa: per togliere una macchiolina di colla dal pavimento nero, ne hai appena sbiancato un pezzo enorme con il Cillit Bang, che dovrebbero rinominare Killit Bang. Ma in compenso sai aggiustare come nessuno caldaie e finestre.

Niente di nuovo sotto il sole, tranne che piangi quasi tutti i giorni per il lavoro e che non riesci a coltivare relazioni. Con Petit Cheri tutto bene, fai talmente tanto sesso che ti svegli con gli addominali doloranti. La prossima settimana hai due colloqui, e questo ti rende piena di belle speranze, che preghi non vengano disattese.

Hai visto l'Ingegnere giovedì: ti ha portata a cena - dopo aver insistito tanto c'è riscuscito, ti ha sempre presa per sfinimento - ma alla fine hai pagato tu! Nel restau c'era una bionda strafiga, peraltro italiana, ma quanto ti sei sentita - forse ingiustificatamente - più bella e sicura, con il tuo interno spaccato, con il tuo nonsense permanente, con i tuoi capelli che la piastra non andava, con la tua povertà da 26enne emigrata. Con l'Ingegnere ti sei sempre messa nella condizione di quella che doveva ricevere e non riceveva (facendoglielo pesare), proprio perché avevi voglia di destrutturare la parte che si era dato di giovin signore, accompagnatore galante, corteggiatore veneziano, commerciante arricchito, elegante portatore di pashmine. In realtà non sa cosa sia la superiorità e non conosce l'effetto di chi vuol conquistare una donna con un regalo o una cena: nessuno come lui se la canta e se la suona, crede che assumere l'atteggiamento del cavaliere o definirsi tale gli consenta di esserlo davvero o di ottenere questo riconoscimento dagli altri. Ti ha chiesto ospitalità martedì prossimo e tu gliel'hai accordata. Ma l'idea di fare sesso con lui ti mette i brividi, dormirà su un altro letto: vi siete scambiati qualche bacio giovedì e l'esito è stato che non vedevi l'ora di tornare a casa!

Tu da una storia vuoi ben altro: non a caso i tuoi amori importanti sono stati: un quasi tossico, uno studente depresso e il meraviglioso stagista modello di cui sei innamorata!

Tua sorella il 5 aprile si sposa.