domenica 28 ottobre 2007

Pulizie

Una mosca ronza da ieri nel caldo del tuo appartamento pulito. Le sue piccole ali deboli... Non vuoi ucciderla. Ieri tu e l'Ingegnere avete messo sotto sopra la casa, l'avete pulita abbastanza bene: la trascuratezza delle scorse settimane aveva riguardato anche l'habitat. Cos'è successo?

Lunedì scorso, a lavoro, ci sono state le tue valutazioni trimestrali. Tu eri così triste, e loro ti hanno detto che sei brava, che credono molto in te, e ti hanno dato il tuo primo piccolo bonus.

Questa settimana con l'Ingegnere è stata abbastanza bella, serena, colorata. Hai cucinato più volte per lui delle cose davvero buone. Cucinare per qualcuno ti ha rilassata. E la vostra separazione a un tratto non ha avuto più importanza per te. Lui si è commosso. Ieri sera avete noleggiato due film da Blockbuster e avete fatto un'enorme spesa al GS. Tu hai preparato le tue prime lasagne, e sono venute davvero bene! Lui non vuole andare più via, avete parlato serenamente del distacco, e non ha avuto più senso operarlo.

Senti qualcosa di strano... o meglio di estraneo, ma per ora non hai voglia di pensarci. Tra un po' arriva Vale, da Napoli, domani ha un colloquio per un Master in Cattolica, e stasera la ospiti. Non la vedi da più di un anno, dalla festa della tua laurea. Sei stata assente, con lei, ma ti sembra sempre inevitabile con le distanze così profonde.
Vik non verrà ad abitare da te, ha trovato un appartamento nell'hinterland sud, vicino a dove lavora. Non riesci mai a vederla. O forse hai sempre le idee confuse e quando ti senti così non vuoi vedere nessuno, non vuoi parlare, spiegare, raccontare. Non smetterai mai di analizzarti.

Spesso riaffiora l'idea che la condivisione con l'Ingegnere sia una questione di soldi, ed è veramente sgradevole. Te ne libereresti se guadagnassi mille euro in più al mese? Pensi di sì, ma solo per stare meglio, per giocare al gioco della lontananza, che purtroppo rende tutto più scintillante. In ogni caso vi siete ripromessi di tutelarvi anche così, di perdervi un po' di vista, di ritagliarvi spazi... Chissà. Credevi che un giorno la componente 'attesa' sarebbe scomparsa dalla tua vita. Che avresti sentito solo pienezza e felicità.

Venerdì è stato il compleanno di Mark. Dopo il lavoro ha portato te e la Franci da Chocolat, ma vi siete salutati abbastanza presto perché aveva una cena dai suoi. A Loreto sei scesa veloce dalla metro: gli hai schioccato una bacio su una guancia e sei fuggita come una farfalla. Prima che si chiudessero le porte, vi siete guardati: aveva abbandonato il tono scherzoso, da ex capo, e hai visto chiaramente la scintilla di complicità nei suoi occhi. Tu hai sorriso e hai imbroccato le scale mobili, ovviamente nella direzione sbagliata.

Ami la sensualità. Ti fa sentire viva.

3 commenti:

Greco Levante ha detto...

sei sicura che nessuno dei due abbia nascosto la spazzatura sotto il tappeto come nel film di Ingmar Bergman? mi sembra che tu sia perennemente in equilibrio e a piedi nudi sul filo di una spada e che questo pericoloso deambulare tenga vivo tutto quello che intraprendi, almeno dal punto di vista dei sentimenti. Non voglio criticarti in quanto io sono come

te e mi ritrovo a 44 anni infognata in un matrimonio la cui sola gioia è costituita da i miei due ragazzi.
comunque se vuoi delle ricette di cucina siciliana sarò felice di passartele.
Il male di vivere è insito in ogni persona, sta a noi esorcizzarlo e prendere dalla vita tutto ciò che ci passa accanto e ci piace. Ciao Citygirl e spero non ti siano venuti a noia i miei discorsi. visita il mio blog se vuoi.
baci Ummagumma

Greco Levante ha detto...

il mio blog è seascenery.blogspot.com
non è un granchè ma mi diverte, ho anche sperimentato un post scritto in seconda persona come fai tu, Fiiico!
Hai letto L'ombra del vento di Carlos Ruis Zafon? è del genere metaletterario e parla di libri... ehmmm di un libro in particolare, te lo consiglio.

Anonimo ha detto...

ciao umma, che bello rivederti tra questi spazi. sono tornata a casa dei miei genitori e sono un po' a pezzi. mi farà bene stare con loro. la mia storia non va... per il motivo 'semplice' che hai descritto così bene... l'altalena è l'immagine che mi caratterizza mehlio, eppure credo che voglio amore, calore, stabilità... voglio bene, molto, a tutte le persone che scelgo e con cui divido pezzi di strada, ma mi sento sempre irrimediabilmente ferita... da loro, e da me stessa... è come se ci fosse una bugi/spada di damocle sulla mia testa...

sarebbero carine le ricette siciliane!!!! magari postale qui per tutti quelli che passano. sei molto dolce. buon ponte :) visiterò il tuo blog!

citygirl