lunedì 28 gennaio 2008

Save Tonight


Dovresti fare i tuoi compiti d'inglese, ti stai appassionando di nuovo agli studi linguistici. Stai facendo conversazione con la Viki, la domenica sera, quando siete già insofferenti per l'inizio imminente della settimana di lavoro. Non starai qui a farla lunga su come ti si riattivino mille connessioni neuronali in più, quando studi o riprendi una lingua, su come ti piaccia che le parole, le frasi, ti vengano in testa in inglese, prima che in italiano, e che ti suonino in qualche modo meglio.

Stasera sei sul letto di Ikea che si chiama Leksvik, la baia dei giochi, il tuo Stagista-Modello-Arbitro parla svedese. Lo avete comprato insieme due settimane fa, la prima settimana di primavera qui a Milano, perfetta per comprare un letto... Per promettervi e darvi giochi, carezze, sorrisi, luci soffuse, solletico. Per guardarvi i volti: vi piacete, vi specchiate. Due Sagittari ascendenti Acquario. Gli uguali che si attraggono. Tu più vecchia di lui di due anni, e ti lasci chiamare Amore. Viene a trovarti, apre il vino, prepara una cannetta, aspetta che esci dalla doccia e ti piastri i capelli. Ti dice che sei bellissima, che hai un sorriso incredibile, e tu gli faresti da manager, per quanto è pieno di potenziale. Gli scrivi i versi della Nannini e gli chiedi se non vuole partecipare a Modeland.

Avete trascorso un bel week-end, vi siete visti tutti e tre i giorni. Visto che un blog serve in primis a te per ricordare, questa settimana siete stati:
- da Trattoria Mercato a Monza, a mangiare frittura di pesce, da far pagare all'azienda, dopo essere arrivati in scooter in tangenziale con una temperatura disumana;
- da Joe Peña's a bere un mojito al banco da vera señorita, mentre aspettavi lui per mangiare vero messicano alle 22.30 di un mercoledì;
- al solito Pacino Cafè, sotto casa tua, sempre pieno di gente il sabato sera, ma con qualche speranza in più del Frank;
- dagli Amici della Birra in piazza Udine, a mangiare carne reale, che non mangiavi da secoli, e lì vedevi quanto lui fosse bello e ragazzino, così semplice, a bere rossa e prendere la torta della nonna come dessert.
Avete concluso nella baia dei giochi, ovviamente, e poi stamattina a lavoro, di nuovo, a dichiararvi amore a tavola con i sottotitoli, per gabbare un po' i colleghi che in fondo hanno occhi e lingue.
Go on and close the curtains
All we need is candlelight
You and me and a bottle of wine
Going to hold you tonight
[...]
Save tonight
And fight the break of dawn
Come tomorrow
Tomorrow I'll be gone


Eagle-Eye Cherry, Save Tonight.

3 commenti:

Greco Levante ha detto...

cherie, j'espere que tu aime tous le langue du monde pourquoi je connais tres bien le sicilien et je t'ecrie quelques mots,
attempte à traduir:
quannu i balati ra vucciria su assammarati vordiri ca si po mettiri i pignati,
quannu i privulazzu i balati su 'ngrasciati ti po moddriari chi vureddra ri allammicu 'nturciuniati.
non sembra arabo?
pensa che mio figlio dario di 13 anninon lo capisce ancora mentre Ares che ne ha 16 lo capisce ma non lo parla.

CityGirl ha detto...

Ciao cara!! Sì, adoro le lingue in generale :) Il francese in particolare. Capisco il napoletano, quasi per niente il milanese delle sciure che incontro sul tram e purtroppo niente del siciliano!!! Raccontami, cosa hai scritto?

Greco Levante ha detto...

ho scritto n vecchio proverbio che dic:
quando le lastre di marmo(balate) del mercato della vucciria sono intrise d'acqua, significa che si possono porre sul fuoco le pentole(i pignati), perchè se sono bagnate in quanto sopra le balate viene posto il pesce, la clientela non manca e nemmeno la merce.
la seconda parte dice:
quando la polvere (u privulazzu) sporca i marmi, non c'è merce da vendere quindi puoi andare a letto con le budella che si contorcono dalla fame.
Ci sono parole che si usano solo a Palermo, ad esempio racina che vuol dire uva, dal francese. oppure manta che significa coperta e viene dai borboni. gli americani ci hanno lasciato ferrabotto, (nave) beddra quieta (be quiet, zitta). gli arabi poi.... azzizzare, (imbellettarsi) zaccaniari (sguazzare nel fango) insomma il dialetto palermitano è affascinante, pensa che quando sono stata a Barcellona capivo molt bene il catalano che era più affine al palermitano che alle lingue neolatine.