Hai trascorso il week-end in uno stato comatoso, disperato. L'Ingegnere è andato via, è tornato a casa dei suoi per il fine settimana. Ora vivete insieme, e lui lunedì doveva essere a Firenze per il suo precedente progetto. Tu avevi l'influenza, giovedì sei uscita dall'ufficio di corsa, con lo stomaco in mille pezzi e il ciclo in corso. Hai avuto la febbre e hai vomitato anche l'anima. Lui venerdì a pranzo è andato a farti la spesa, ha detto "ora hai tutto", e ha chiuso la porta. Tu gli hai chiesto di non andare, che eri in un momento fisico e mentale davvero precario, che avevi bisogno di lui. Ma lui è andato. E tu non stai bene, questa convivenza non va bene. Sei stata troppo male venerdì, hai gridato "vattene" nel cuscino per ore e hai pensato, come sempre, di distruggere una volta per tutte la tua testa folle, dissociata, frantumata.
Poi sabato mattina ti sei alzata strana e serena, serafica. Panda ti aveva mandato la buonanotte e Franci ti ha invitata a Como per stamattina, e tu hai pensato a un tè caldo sul lago e ti sei sentita per un po' meglio. Hai visto Per incanto o per delizia, un film con Penelope Cruz che ti piace molto, e hai deciso che non saresti andata alla festa del dj tedesco a cui ti avevano invitato. Avresti dovuto andare con Nic, l'hai fatto inserire nella tua società, e dovresti essere felice, perché dicevi che non avevi nessuno, ma tu non stai bene con nessuno. Hai deciso di non andare perché stavi bene, e volevi sognare un nuovo amore, ma con il pomeriggio ha cominciato a crescere il dolore per il silenzio dell'Ingegnere, perché ti sei scoperta non voluta, e triste di essere non voluta, e lui ha taciuto e taciuto e taciuto. Tu hai vegliato tutta la notte, lo hai chiamato, non ha risposto, poi ha spento il telefono dicendo che si era spento... E lui ti ha rimproverato cose assurde, che ti sta regalando in grandi dosi.
Ora tu devi trovare il coraggio della tua adolescenza, ma deve uscire dalla tua casa, è questo il problema. Tu hai sofferto come un cane. Ti vendicherai, perché è così che fai da sempre. Lo odierai per sempre, e ora stai giustamente ripensando di tornare al tuo borgo selvaggio, come se questo ti salvasse.
Hai desiderato un uomo amico nel tuo letto, stanotte. Una pelle forte e dolce, un abbraccio, solo per non sentirti sola e sentirti al sicuro.
Sei felice che il giorno e la scrittura ti portino un po' di luce, ma tra un po' sarai di nuovo spaventata a morte, le cose ti sommergeranno. Hai ereditato la follia dei tuoi genitori, e l'hai sempre creduta normalità. Non vuoi andare in cura, credi che ci sia lucidità in tutto questo. Tu vuoi solo morire.
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