Quit ti ha raccontato che a Disneyland pagano un uomo per star fermo sulle banchine dei treni e dire "Watch your step" a tutti quelli che scendono, perché i risarcimenti alla gente che inciampa sono più cospicui degli stipendi che pagano agli omini-gradini.
Senti dentro che qualcosa ti sta dicendo che hai paura del prossimo passo, o che forse desideri un passo ma non sai in che direzione compierlo. Le borse crollano, forse il mercato del lavoro sta per avere un nuovo trend negativo e in azienda se la prendono con voi. Con la base. Stai molto male, dimenticano le tue fatture da migliaia di euro, parlano di cose che non conoscono. Ti stai guardando intorno, hai fatto un colloquio, ieri, in una società di consulenza/head hunting. Il partner che dovresti affiancare è nato il tuo stesso giorno. Manderai una mail di feedback, oggi stesso o venerdì sera: hai fretta di uscire dal lager che è diventata la tua azienda. Aria triste e tesa per tutti, quasi le lacrime agli occhi, lo stress, il far sentire inadeguati tutti, e beneamati quelli che convergono o i nuovi arrivati. Vuoi dismettere responsabilità che non possono essere tue, le statistiche aleatorie, i numeri fantasma, la paura delle riunioni, la tensione di ogni istante, il magone della domenica sera, gli orari che non ti permettono nemmeno di far la spesa. Eppure non vuoi scappare, non vuoi prendere la prima opportunità che non significhi la tua azienda.
Hai parlato con il tuo ex capo, oggi pomeriggio, ti ha dato ottime referenze della nuova società che stai valutando (sembra anche che ci lavori una sua amica), e comunque quella che ti offrono ti sembra una buona opportunità per diversi motivi.
Stai sulla sponda del fiume e aspetti l'enorme cadavere del tuo nemico.
Senti dentro che qualcosa ti sta dicendo che hai paura del prossimo passo, o che forse desideri un passo ma non sai in che direzione compierlo. Le borse crollano, forse il mercato del lavoro sta per avere un nuovo trend negativo e in azienda se la prendono con voi. Con la base. Stai molto male, dimenticano le tue fatture da migliaia di euro, parlano di cose che non conoscono. Ti stai guardando intorno, hai fatto un colloquio, ieri, in una società di consulenza/head hunting. Il partner che dovresti affiancare è nato il tuo stesso giorno. Manderai una mail di feedback, oggi stesso o venerdì sera: hai fretta di uscire dal lager che è diventata la tua azienda. Aria triste e tesa per tutti, quasi le lacrime agli occhi, lo stress, il far sentire inadeguati tutti, e beneamati quelli che convergono o i nuovi arrivati. Vuoi dismettere responsabilità che non possono essere tue, le statistiche aleatorie, i numeri fantasma, la paura delle riunioni, la tensione di ogni istante, il magone della domenica sera, gli orari che non ti permettono nemmeno di far la spesa. Eppure non vuoi scappare, non vuoi prendere la prima opportunità che non significhi la tua azienda.
Hai parlato con il tuo ex capo, oggi pomeriggio, ti ha dato ottime referenze della nuova società che stai valutando (sembra anche che ci lavori una sua amica), e comunque quella che ti offrono ti sembra una buona opportunità per diversi motivi.
Stai sulla sponda del fiume e aspetti l'enorme cadavere del tuo nemico.
3 commenti:
in bocca al lupo.
Sei tornata a scrivere... brutta cosa. Dai che fra poco arriva la primavera e la voglia di passare le serate fuori in compagnia.
Grazie Umma. Luca: forse hai ragione...
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