Serata bulimica a Milano: per festeggiare che il tuo ex ti ha appena richiamata, che questo week-end non vedrai l'Ingegnere, che sei lontana da tutto, che in ufficio continuano a chiederti: perché non Roma? Ma chi me l'ha mai prospettata Roma? Se, quando mi hanno chiesto cosa preferivo, dicevo "Roma e basta", mi mandavano a Roma? Ok, ne riparleremo a stage finito, anche se a Milano ci sono le stanze dei bottoni.
Il tuo secondo giorno di lavoro è passato liscio, come il primo. Ora sei a casa, a mangiare carote con senape e ketchup, chili di crescenza, pan carré... Sei un bel po' triste, nonostante tutto intorno a te fili liscio e tranquillo. Qua, nel quartiere che hai battezzato Quartiere Promessi Sposi, stai bene. E' carino, residenziale, e le strade si chiamano tutte come i personaggi del Manzoni.
Andy è gentile, e anche a casa è tutto ok, bell'ambiente che ti aiuta molto. Stasera non c'è, e tu sei sola ad affogare nel cibo.
In ufficio ancora non sai i nomi di tutti, ma tranquillo anche da quel fronte: alcuni colleghi più free, altri forse meno cordiali. Tu ti osservi, osservi loro, osservi i candidati, pensi a quanto sia strana la vita, a quanto lo siano le scelte, i percorsi, a quanto le persone osino chiedere e al tuo camminare in punta di piedi, che tuttavia ti è sempre sembrato a grandi falcate.
Senti la stessa nostalgia di Budapest, stasera, con i piatti da lavare, l'insofferenza alla musica, i capelli da lavare anche loro, la voglia di dormire e basta. E non hai voglia di preparare tisane, né di fare shopping, né un briciolo di spesa per la sopravvivenza.
Hai scoperto che l'uomo è merce esattamente come secoli fa, ma fortunatamente in altri modi. E, che tu, adesso, un senso davvero non ce l'hai.
Il tuo secondo giorno di lavoro è passato liscio, come il primo. Ora sei a casa, a mangiare carote con senape e ketchup, chili di crescenza, pan carré... Sei un bel po' triste, nonostante tutto intorno a te fili liscio e tranquillo. Qua, nel quartiere che hai battezzato Quartiere Promessi Sposi, stai bene. E' carino, residenziale, e le strade si chiamano tutte come i personaggi del Manzoni.
Andy è gentile, e anche a casa è tutto ok, bell'ambiente che ti aiuta molto. Stasera non c'è, e tu sei sola ad affogare nel cibo.
In ufficio ancora non sai i nomi di tutti, ma tranquillo anche da quel fronte: alcuni colleghi più free, altri forse meno cordiali. Tu ti osservi, osservi loro, osservi i candidati, pensi a quanto sia strana la vita, a quanto lo siano le scelte, i percorsi, a quanto le persone osino chiedere e al tuo camminare in punta di piedi, che tuttavia ti è sempre sembrato a grandi falcate.
Senti la stessa nostalgia di Budapest, stasera, con i piatti da lavare, l'insofferenza alla musica, i capelli da lavare anche loro, la voglia di dormire e basta. E non hai voglia di preparare tisane, né di fare shopping, né un briciolo di spesa per la sopravvivenza.
Hai scoperto che l'uomo è merce esattamente come secoli fa, ma fortunatamente in altri modi. E, che tu, adesso, un senso davvero non ce l'hai.
7 commenti:
Bentornata, City Girl, le derelitte erano in pensiero...
Un abbraccio
Grazie, fa piacere, dato che sono stanca da morire!!
citygirl sarei curiosa di sapere quanti anni hai, se le tue sono storie reali o ti sei costruita un personaggiocomplicato ed insicuro proprio come quelli dei film di almodovar (che io adoro) o addirittura di altman!
io vivo a Palermo, una città enorme bella e maledetta dove si vive meravigliosamente bene se hai una personalità forte solare e estroversa.
io amo la vita, amo leggere sopratutto andrea de carlo. ammaniti, e gli scrittori russi e giapponesi(Murakami, Banana Yoshimoto che a te piacerebbe sicuramente per quello che scrivi).
amo il mare, i bambini, i pink floyd i rem, bersani e tutta la musica tranne gigi d'alessio, sinatra lo odio, i vari morandi celentano e mummie varie che se non muoiono non ce ne liberiamo!!!!
nonostante la tua complicata tristezza e insoddisfazione, insicurezza e confusione, il tuo personaggio mi intriga. se vuoi io posso rifarmi viva offrendoti un po di solidarietà femminile e buon umore.
ciao da ummagumma
Ciao Ummagumma, sono davvero felice di trovare tanta empatia. Quello che di me posso dire è scritto nel blog. Avevo uno spazio in cui la mia identità era nota, prima, ma ora, per motivi di segretezza, di lavoro, non posso aggiungere altro. A volte mi sento già così tanto scoperta. Yoshimoto, hai indovinato, mi piace molto :) E' bello come qualcuno riesca a tracciare anche una sola linea, di te, senza conoscere altro che le righe telematiche di un blog. Stavo vedendo "L'arte del sogno", e mi ha interrotta piacevolmente il tuo commento. Il protagonista è proprio quello de "La mala educacion" di Almodovar, e il fatto che tu paragoni la mia vita ai suoi personaggi mi fa riflettere molto. Ho una passione malata per quelle vite insane, corrotte, e vedere che la mia, in fondo, pare assomigliargli, mi spiega forse che la mia è 'solo' un'identificazione, una comparteciapzione a qualcosa che si comprende e sente bene. Ti ringrazio tanto dei tuoi riscontri, e sarei felicissima, certo, di averti qui. Il mio più colorato benvenuto.
sei dolce e sensibile ho messo l'indirizzo del tuo blog fra i preferiti e penso che spesso ti scriverò. buonanotte amica mia, se sapessi cos'ho passato nella mia vita... istituto per ciechi, mamma suididatasi quando avevo 12 anni, non ti dico altro, magari poi... solo il dolore avvicina veramente le anime che lo provano, fortifica e rende accoglienti i cuori. ciao. spero che il tuo risveglio domani sia bagnato da un raggio di sole. adoro gli haiku, e penso che anke a te piacciano. te ne manderò.
Buona buona notte. A presto...
Posta un commento