domenica 4 marzo 2007

Non hai voglia di partire così

Questo è il tuo terzo post della domenica, va un po' meglio. Hai passato un pomeriggio piacevole con Albert e il Giovin Signore. Ti hanno salvato senza saperlo da una domenica d'ansia.

Albert ha chiesto una cioccolata Lindt (gusto gianduia), il Giovine ha chiesto una Smirnoff, tu hai chiesto una tisana alla rosa canina e karkadè. Tornano le cameriere che il Giovine trova piacevoli e dicono che la Smirnoff non c'è. Baileys, dunque. Tornano e dicono che la tisana alla rosa non c'è. Tè alla vaniglia, dunque. Tornano e dicono che il tè alla vaniglia non c'è. Tu chiedi cosa ci sia, in realtà, e ti stupisci della tua capacità di raggiungere gli obiettivi. Un tè ai frutti rossi o non ricordi cosa. Chiedi il miele ma non ti portano il limone. E pensi che quello è un bar iper frequentato che si chiama con il nome di un impressionista.

Albert e il Giovine sono molto carini, così diversi da loro, così diversi da te. Hai detto cose, sentito cose, sei stata brillante, sei stata noiosa con le tue paure. Hai mal di testa, adesso, sei sotto stress. Hai parlato della tua amica traditrice, del tuo amico perennemente insoddisfatto. Hai detto che con G. non va bene, non hai parlato dell'Ingegnere. Hai girato nella nuova macchina di Albert, una nuova Panda blu. Ti sei sentita un po' tua madre alla ricerca di conferme e hai parlato di musica. Hai incontrato persone che ti chiedono se hai smesso di viaggiare e dicono che sei prodigiosa (o un aggettivo ridicolo come questo) ma non ti conoscono affatto e hanno sentito qualcosa da qualcuno. E ti chiedi a chi serva quella che vedi come pura falsità. O se magari sei tu in cattiva fede.

Hai deciso che non vuoi essere più triste, ma ti fa essere triste il fatto che non sei completamente sincera, soprattutto con G., che non dimenticherai mai, e da cui, forse, tornerai sempre, com'è accaduto già, diverse volte. E ti chiedi anche se abbia un senso che lui aspetti, che tu vada via, e già pensi all'eventuale strada del ritorno. Che sei coraggiosa solo a metà. Ma ora vuoi passione, e non c'è passione con G.

Hai sentito numeri che non ti piacevano, età che vanno avanti, e il Giovine ha detto che a 35 anni le donne impazziscono per i diciottenni. Il Giovine non sa niente, non ha trovato una donna che lo renda sereno, appagato, ma s'innamora e tiene dentro le belle donne. Le ammira. Crede che si annoia di una relazione perché le donne vanno presto a letto con lui. Albert è molto paterno, parla degli altri come di sé, e affida volentieri agli altri il racconto delle sue gesta. Vive il suo lato libertino attraverso il Giovine. Vuoi bene a questi due ragazzi maturi, maturi in modo diverso. Leggeri, capaci di farti stare bene senza alcool, senza polveri.

La distruzione non fa per te, la costruzione è difficile. E pensi che né una gonfia carta di credito, né un appartamento al centro del mondo, né autografi da firmare, in fondo, ti farebbero felice. Ma non smetti di avere fiducia nel futuro, come il migliore degli ingenui, come quando crederai che i pessimisti non hanno saputo cogliere il segreto.

Vuoi parlare di tutto, stasera, ma ti sentirai stupida, questo non è un romanzo. E tu non hai pazienza.

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